TUO FIGLIO È IPERSENSIBILE?

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Sono così, sai, le persone sensibili. Sentono il doppio, sentono prima. Perché, esattamente un passo avanti al loro corpo, cammina la loro anima.





Alcuni bambini più di altri vengono sopraffatti da sentimenti forti, come rabbia, paura, stress e persino felicità. Si tratta di bambini particolarmente sensibili.


Poiché sentono intensamente ogni emozione questi bambini possono arrabbiarsi più spesso e possono sentirsi frustrati più velocemente o diventare sovraeccitati e super spaventati.


Alcuni bambini sensibili non sono solo emotivamente sensibili, ma sono anche sensibili a qualsiasi cosa fisica che inneschi i loro sensi. Rumori forti o luci intense infatti possono dar loro un forte disagio.


Sebbene non ci sia nulla di male nell’essere un bambino molto emotivo, crescere un bambino sensibile può essere sfidante.

COME AIUTARE IL TUO BAMBINO AD AVERE UNA RELAZIONE SANA CON LE PROPRIE EMOZIONI

Ecco alcuni suggerimenti per aiutare il bambino ad avere consapevolezza emotiva e capacità di gestione delle proprie emozioni. Ne abbiamo parlato anche in questo post a proposito di intelligenza emotiva.

CONVALIDA I SUOI SENTIMENTI:

Il primo messaggio da inviare a nostro figlio è che provare sentimenti intensi è normale e non è un segno di debolezza. Non solo è normale ma non è neanche così insolito. Gli studi infatti ci dicono che il 20% della popolazione mondiale è altamente sensibile.

NON MINIMIZZARE:

A volte i genitori minimizzano inavvertitamente i sentimenti di un bambino. Ma questo invia il messaggio sbagliato.
Se gli dici per esempio: “Non esagerare. Non è un grosso problema ”, tuo figlio non si sentirà capito e anzi penserà che i suoi sentimenti siano sbagliati. Invece deve passare il messaggio che le emozioni vanno bene, anche se pensi che siano esagerate.

AIUTALO A RICONOSCERE LE EMOZIONI CHE PROVA

Sia che tu pensi che tuo figlio sia arrabbiato, triste, frustrato, imbarazzato o deluso, aiutalo a riconoscere l’emozione che sta provando, dalle un nome.


Facciamo un esempio: “So che sei arrabbiato perché oggi non andiamo al parco. Anch’io mi arrabbio quando non riesco a fare le cose che vorrei. Possiamo trovare insieme qualcosa di divertente da fare in casa!”


Una frase del genere aiuta il bambino a capire che tutti provano quelle emozioni a volte e che queste possono essere passeggere e che si può trovare una soluzione o un cambio di punto di vista.



SPIEGA LA DIFFERENZA TRA EMOZIONI E COMPORTAMENTI

È anche importante che i bambini imparino come esprimere le proprie emozioni in modo appropriato.


Di ‘a tuo figlio che può provare qualsiasi emozione voglia ed è normale sentirsi molto arrabbiato o davvero spaventato.


Ma chiarisci che ha delle scelte su come reagire a quei sentimenti spiacevoli . Quindi, anche se si sente arrabbiato, non sta bene picchiare, buttarsi a terra, gridare eccetera.


Disciplina il suo comportamento non le sue emozioni.

Non puoi dire “Non essere arrabbiato!” piuttosto puoi dire per esempio: “Capisco che tu sia arrabbiato ma non va bene colpire tuo fratello” .

Insegna al tuo bambino come regolare le emozioni

Solo perché tuo figlio sente intensamente le sue emozioni, ciò non significa che debba lasciare che i suoi sentimenti lo controllino. Quando è arrabbiato, può imparare a calmarsi.


Quando si sveglia di umore scontroso, può ritrovare il suo buonumore. E può trovare il modo di affrontare situazioni spiacevoli in modo sano.

Come fare? Si fa presto a dire “calmati” “devi gestire le tue emozioni e non esserne travolto”.
Ti sei mai calmato quando qualcuno ti ha detto e ripetuto” calmati”? Non so tu ma io no!


Come per tutte le cose è necessario conoscere alcune tecniche che ci aiutano nella gestrione delle emozioni.


Ecco alcune utili abilità per insegnare a tuo figlio a gestire le sue emozioni:

Respirare profondamente: inspirare lentamente e silenziosamente attraverso il naso e poi attraverso la bocca.

Contare: Il caro vecchio “conta fino a 10” è ancora valido. Contando ci si distrae da attacchi di rabbia improvvisi. Contare le mattonelle o semplicemente contare fino a 10 per esempio potrebbero ridurre il suo disagio.

Fare una pausa. Consenti a tuo figlio di concedersi una breve pausa bere un bicchier d’ acqua o andare in un’altra stanza per un minuto. Non come punizione ma come momento per stare da solo e ritrovare la calma.

Crea un kit di calma. Libri da colorare e pastelli, lozione che profuma di buono, immagini che piacciono a tuo figlio o musica rilassante sono solo alcune delle cose che possono coinvolgere i suoi sensi e aiutarlo a gestire le sue emozioni.

Crea un’àncora. Parla con tuo figlio delle cose che gli piace fare quando si sente felice, come suonare o cantare le sue canzoni preferite. Digli che sono i suoi “pulsanti” dell’umore. Quando è in preda all’emozione, incoraggialo a premere uno dei suoi “pulsanti” per aiutarlo a far fronte ai suoi sentimenti.

COME EVITARE DI RINFORZARE LE ESPLOSIONI EMOTIVE

A volte i genitori incoraggiano inavvertitamente i bambini ad esplodere in singhiozzi, urla e attacchi isterici.
Per evitarlo è meglio non adottare alcuni atteggiamenti:

Evita di premiare tuo figlio perché si calmi: se offri a tuo figlio un dolcetto, un giocattolo o un premio ogni volta che piange urla o si arrabbia, potrebbe imparare che questo sia un buon modo per ottenere quello che desidera.

Evita di dargli troppa attenzione: rassicuralo ma assicurati di non esagerare altrimenti tuo figlio impara che arrabbiarsi è il modo migliore per attirare la tua attenzione.

Non calmare sempre tuo figlio, fai in modo che cerchi di calmarsi da solo. E’ utile offrire rassicurazione, ma è anche importante insegnare a tuo figlio le abilità di cui avrà bisogno per calmarsi in modo da poter gestire le sue emozioni quando non sei lì per intervenire.

Evita di dire a tuo figlio di smettere di piangere: dire a tuo figlio continuamente di smettere di piangere o di calmarsi senza dargli gli strumenti per farlo non solo è inutile ma anche controproducente.

Evita di divulgare il fatto che tuo figlio è sensibile: Evita di avvertire gli insegnanti o genitori degli amici che tuo figlio è ipersensibile come giustificazione per tutti i suoi comportamenti o come se fosse una malattia. Non solo lo mettiamo in imbarazzo ma penserà anche di essere svantaggiato rispetto agli altri.

Avere a che fare con un bambino eccessivamente emotivo a volte può essere frustrante.
Cerca di considerare il quadro più ampio: il tuo bambino ha semplicemente bisogno di un piccolo supporto extra mentre acquisisce le capacità di cui ha bisogno per affrontare le sue intense emozioni.

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