NON TERRORIZZARE TUO FIGLIO CON LA SCUSA DI PROTEGGERLO

Paure
"La paura del pericolo è diecimila volte più agghiacciante del pericolo stesso: 
 il peso dell’ansia ci pare più greve del male temuto".
 Daniel Defoe

Ammettilo! Almeno una volta sei stato tentato di spaventare tuo figlio per facilitarti un po’ il duro compito di genitore.

Non uscire che c’è il lupo, l’uomo nero, topi, ragni, zecche chi più ne ha più ne metta.

Anche mia madre usava questo espediente e poi si chiedeva perchè nessuno volesse scendere in cantina a prendere le patate.

Devo dirti che anch’io sono stata più volte tentata.

Quei momenti in cui con una mano reggi un bambino con l’altra il mestolo per girare il sugo e l’altra bimba non vuole sentire ragioni e cerca di sgattaiolare in giardino…

Magari se sei lucida e riposata le vai vicino e trovi un diversivo per farla stare dentro magari un disegno o un origami, ma stanca e in debito di sonno con la cena da preparare e l’altro bimbo che si lamenta la tentazione di dirle che c’è qualche mostro è forte.

Poi però riflettendoci su, ho pensato che bambini hanno naturalmente le loro paure e che non avrei fatto altro che aggiungerne o aggravarle.

ARMATI DALLE MIGLIORI INTENZIONI INSTILLIAMO PAURE NEI NOSTRI FIGLI

Una mia amica mi ha raccontato che aveva problemi a far lavare i denti ai suoi figli e che ha risolto in modo semplice dicendo loro che se non se li fossero lavati si sarebbero cariati e il dentista avrebbe dovuto trapanarli dopo aver fatto loro una puntura.

Il problema sembrava risolto ma qualche anno dopo uno dei bimbi ha avuto una carie e al solo nominare il dentista il bambino ha avuto un vero e proprio attacco di panico.

Molti genitori armati delle migliori intenzioni, con il fine di proteggere i propri figli, passano loro il messaggio che il mondo è spaventoso e pieno di pericoli.
Crescendo in questo modo bambini ansiosi e insicuri.

  • Non toccare che ci sono i batteri!
  • Non parlare con gli sconosciuti perché possono rapirti!
  • Cos’hai in mano? E’ affilato?
  • Cos’hai in bocca? Mastica se no soffochi!
  • Non rivolgere la parola agli estranei, potrebbero essere ladri!
  • Non chattare con nessuno perché potrebbero essere adescatori di bambini!
  • Non andare da solo, potresti perderti!
  • E se cadi?
  • Se esci vestito in quel modo ti prenderanno in giro!

Non siamo noi ad instillare molte delle paure che angosciano i nostri figli?

Perché poi ci stupiamo se sono ansiosi e per nulla autonomi?

Quando un bambino ha vicino a sé un adulto che dovrebbe rassicurarlo e che invece è terrorizzato, si spaventa a sua volta.

Da un adulto che dovrebbe rassicurarlo diventa automaticamente un adulto che terrorizza.

Questo non significa che dobbiamo nascondere i pericoli che ci sono intorno ma neanche amplificarli.

Le sensazioni percepite dal bambino attraverso un genitore sono amplificate perché loro ci vedono come forti e invincibili e se noi siamo spaventati ci deve essere veramente qualcosa di pericoloso.

E’ comprensibile che anche noi siamo spaventati. Le testate giornalistiche fanno terrorismo e perfino i pubblicitari hanno capito che far leva sulle paure della gente fa guadagnare.

Ma noi siamo i sostenitori e motivatori dei nostri figli, non vogliamo che si affaccino al mondo pieni di paure e insicurezze.

Ti racconto una storia:

IL PONTE DI FUNI

Un monaco si lamentava con il suo maestro perché, nonostante tutto il suo impegno, non era in grado di raggiungere un profondo stadio di illuminazione.

Allora il maestro, per mostrargli cosa gli mancava, lo condusse insieme ad altri allievi sulla sommità di un monte.
La sommità era collegata alla sommità di un monte adiacente attraverso un sottile ponte di funi.

Sotto, un burrone profondo si spalancava minaccioso.

Il maestro allora ordinò al discepolo di attraversare il ponte di funi.

L’allievo tentò di obbedire, ma appena il suo piede si mosse da terra e cominciò a vacillare su quelle funi a precipizio sul burrone, l’allievo si sentì mancare e si voltò indietro.

“Non posso farlo, maestro, è troppa la paura!” esclamò costernato il discepolo.

Allora il maestro, tra tutti i suoi allievi, chiamò un allievo che era cieco dalla nascita e gli impartì lo stesso ordine.
Quello se pure lentamente e tastando bene con i piedi la solidità degli appoggi che trovava, compì la traversata, perché non aveva avuto paura del burrone che si apriva sotto.

Allora il maestro si rivolse al primo allievo e gli chiese : “Hai capito ora?”.

Se tuo figlio guarda il burrone non raggiungerà mai la meta.

Pensi che il tuo ruolo sia quello di mostrargli il baratro?

Se vogliamo crescere bambini sicuri, ottimisti e positivi, dobbiamo ridurre le nostre paure e smettere di crearle nei nostri figli.

Dobbiamo imparare ad affrontare le nostre emozioni, rimanere concentrati sul presente e insegnare ai nostri figli ad affrontare le sfide del mondo senza paura.

È ora di porre fine alla genitorialità basata sulla paura e concentrarsi invece sull’educazione di bambini sicuri di sé e felici.

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