
Ora sentiamo se per caso hai mai sentito una di queste frasi:
- Smettila non è vero che ti fa male sei un ragazzo grande ormai!
- Smettila di piangere o ti darò qualcosa per cui piangere!
- Basta piangere sei esagerato!
- Non dirmi che ci sei rimasto male! Vergognati!
- Sei eccessivamente sensibile!
- Non dovresti essere triste, sei una persona forte!
Ecco, in questo modo si invalidano le emozioni dei bambini.
Cosa significa invalidare le emozioni?
Significa negare, minimizzare i sentimenti o le esperienze; include anche incolpare e giudicare.
L’invalidazione non è l’essere in disaccordo, ma comunicare i messaggi: “Non mi importa dei tuoi sentimenti”, “ I tuoi sentimenti non contano”, “ I tuoi sentimenti sono sbagliati”.
L’invalidazione può anche essere non verbale: alzare gli occhi al cielo, sbuffare, ignorare, giocare con il telefono, distrarsi, lasciare la stanza.
Nell’invalidazione, insomma, comunichi a tuo figlio che le sue emozioni non hanno valore oppure sono del tutto inadeguate.
Di conseguenza lui si convince che vadano inibite, non vadano comunicate e che debbano essere sostituite con altre emozioni. L’emozione comunicata insomma, non viene riconosciuta.
In questo modo il bambino ha perso fiducia nel poter comunicare l’emozione e nel poterla gestire in autonomia. Probabilmente nemmeno si fida più di ciò che prova o lo ritiene sbagliato, sentendosi di conseguenza immeritevole o incapace.
Di conseguenza o mette in atto comportamenti estremi cercando una risposta al suo malessere, oppure “soffoca” le sue emozioni, disconoscendole e sentendosi inadeguato o cattivo solo per il fatto di averle provate.
Cresce pertanto sentendosi sbagliato,invisibile, incompreso.
In età adulta non avrà tutto quell’insieme di abilità adulte e mature per tollerare la sofferenza e ridurre le emozioni dolorose quando queste si manifestano.
Quando il bambino soffre o è arrabbiato devi anzitutto permettergli di esserlo, di osservare quelle emozioni e di accettarle.
Molte delle cose per cui i bambini si arrabbiano sembrano banali per gli adulti o le emozioni possono sembrare sproporzionate rispetto alla situazione. A volte può essere difficile per un adulto mettersi nei panni di un bambino.
Certe volte capita di invalidare accidentalmente, mossi dalle migliori intenzioni, per esempio quando qualcuno cerca di tirarti su il morale quando sei triste perché si sente a disagio con i tuoi sentimenti.
Questo può essere invalidante perché anziché accettare o capire i tuoi sentimenti qualcuno cerca di cambiarli, certo a fin di bene, ma comunque non senza conseguenze.
COSA FARE?
Devi convalidare.
“Si Marce’ devo convalidare il biglietto dell’autobus?”
Devi convalidare tuo figlio emotivamente.
La convalida emotiva avviene quando tu riconosci quello che tuo figlio sta provando, riconosci i suoi sentimenti e gli dimostri di capire perché li sta provando.
Per sentirsi visto, compreso e ascoltato, un bambino deve sentire che i suoi sentimenti sono visti, compresi e ascoltati.
In questo modo cresce sentendosi una persona visibile, comprensibile e udibile.
Quando i bambini vengono convalidati, sperimentano una riduzione dell’intensità delle loro emozioni.
Ridurre l’intensità dell’emozione consente loro di superare il crollo più velocemente e apre il bambino alla risoluzione dei problemi o al superamento di una situazione o di un compito difficile.
Quando questo avviene, tuo figlio è in grado di decidere cosa fare dopo, piuttosto che lasciare che l’emozione guidi la sua risposta comportamentale.
La convalida insegna ai bambini a riconoscere efficacemente le proprie emozioni, ad essere più in sintonia con i propri sentimenti, aumentando così l’intelligenza emotiva.
Infatti, se un bambino è in grado di pensare : “Mi sento arrabbiato” o “Sono così frustrato”, è più in grado di comunicare efficacemente la sua esperienza interna agli altri, piuttosto che aggredire o fare i capricci.
I capricci e i comportamenti aggressivi, in certi casi, sono reazioni ad emozioni forti dalle quali i bambini si sentono sopraffatti senza esserne consapevoli.
La convalida inoltre, consente loro di sentirsi più accettati e supportati, il che rafforza le relazioni e promuove una sana autostima.
Aiuta i bambini a sviluppare la tolleranza alla frustrazione.
Molti bambini possono sentirsi frustrati ad esempio quando lavorano su un compito difficile o complicato. Quando confermi quanto sia difficile e lodi tuo figlio per averlo rispettato, è più probabile che persista.
Infine, convalidare i bambini li aiuta a provare più compassione ed empatia verso gli altri, il che può migliorare la qualità delle loro relazioni sociali.
COSA DEVO FARE IN PRATICA?
Convalidare le emozioni di tuo figlio può essere difficile a volte.
Spesso la sofferenza di un bambino provoca l’angoscia dei genitori e non è facile reagire con calma in situazioni del genere.
Può anche essere difficile ignorare la risposta comportamentale di tuo figlio.
Ciò è particolarmente vero quando un bambino ha un comportamento aggressivo o distruttivo.
La convalida può avvenire una volta ripristinata la calma.
Essere presente e sostenerlo gli fa capire che le sue emozioni non sono troppo grandi per lui da gestire.
Riflettere sui propri pensieri o sentimenti è un altro modo per convalidare.
Ad esempio, “Immagino che ti sia sentito frustrato quando tua sorella ti ha distrutto la torre di costruzioni. So ti è costata tanta fatica costruirla.”
Se il bambino tende a non esprimere i suoi pensieri o sentimenti va bene cercare di indovinare cosa potrebbe provare. Potresti dire: “Immagino che tu ti senta deluso in questo momento”.
Puoi anche sbagliare, l’importante è dimostrargli che sei lì con lui e stai cercando di capire cosa prova.
Può essere utile anche fargli sapere che non è solo e che altri provano quegli stessi sentimenti.
“Immagino che ti metta un po’ d’ ansia il fatto di andare in una nuova scuola, tutti si sentono nervosi quando iniziano qualcosa di nuovo”.
Non partire in quarta con rassicurazioni varie, basta un: “E’ normale sentirsi nervosi”.
Convalida tutti i sentimenti anche se non sei d’accordo con la reazione. Cerca di ignorare il comportamento e concentrati solo sull’emozione.
Una volta che tuo figlio è più calmo, elogia il suo modo di affrontare la cosa.
Ad esempio: “So che è stato davvero difficile per te. Stavi diventando molto frustrato. Sono orgoglioso di te per essere rimasto calmo”.
Infine, non dimenticare che i bambini imparano molto su come affrontare le emozioni osservando come gli adulti intorno, a loro volta rispondono alle loro.
7 COMPORTAMENTI DA EVITARE PER NON INVALIDARE LE EMOZIONI DI TUO FIGLIO
1. IGNORARE I SUOI SENTIMENTI.
In questo modo impara che i suoi sentimenti non hanno valore, quindi costruisce un muro per proteggere se stesso (e gli altri) dai suoi sentimenti.
Cresce senza avere connessione con i suoi sentimenti.
2. FINGERE DI ASCOLTARE.
Quando questo accade tuo figlio si convince che non valga la pena di essere ascoltato.
3. COMPORTARSI DA AMICO ANZICHÉ DA GENITORE.
Non riceve i limiti e le conseguenze che deve avere per avere autodisciplina ed essere in grado di strutturarsi.
4. COMPORTARSI DA FIGLIO E NON DA GENITORE.
Quando ciò accade, il bambino impara ad essere eccessivamente responsabile. Diventa eccessivamente attento agli altri, mettendo sempre gli altri prima di se stesso.
5. NON SODDISFARE IL SUO BISOGNO DI ESSERE VISTO, ASCOLTATO E CONSIDERATO
Questo gli comunica che non è degno di essere visto e ascoltato e si sente meno apprezzabile delle altre persone.
6. INSEGNARGLI A NON CHIEDERE AIUTO A NESSUNO.
Si convince che sia sbagliato chiedere aiuto o accettare aiuto. Il bisogno di aiuto di qualsiasi tipo può farlo sentire vulnerabile.
7. DIRGLI CHE NON DOVREBBE SENTIRE CIÒ CHE PROVA.
Questo gli insegna a nascondere i suoi sentimenti perché possono e saranno usati contro di lui. Indebolisce anche la sua capacità di fidarti delle sue emozioni o di se stesso.
Argomento piuttosto delicato ma importante quello dell’invalidazione delle emozioni.
Come al solito è importante essere a conoscenza del fatto che alcuni nostri comportamenti possono portare a delle conseguenze nella vita adulta dei nostri figli. Se ne siamo consapevoli possiamo evitarli in modo da non commettere degli errori inconsapevolmente.