LA VITA NON E’ CIO’ CHE TI ACCADE MA COME REAGISCI

LA VITA NON E’ CIO CHE TI ACCADE MA COME REAGISCI

"La vita é per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci"
Charles R. Swindoll

Ogni mattina, quando ci svegliamo, possiamo scegliere quale atteggiamento sceglieremo di avere quel giorno.

Già ti sento..


“Ma che ne sai tu di cosa mi è successo…”

Che ne sai dei miei problemi con mio marito/moglie/ex

Che ne sai dei miei problemi di soldi

Che ne sai dei miei problemi sul lavoro

… e così via

È vero, non conosco il tuo caso in particolare, ma incontro sempre più persone che sono bloccate nella vita a causa di qualcosa che è successo o che è stato detto o fatto loro in passato.


Non vogliono accettare che il passato sia passato.

Invece di gettare quei vecchi problemi emotivi nel dimenticatoio o ancora meglio nella spazzatura, si aggrappano a loro come scusa per la loro vita infelice.


La loro riluttanza a scegliere di reagire in modo diverso perdonando o dimenticando ridurrà il loro luminoso futuro ad una semioscurità.


Quello che dobbiamo metterci in testa è che ogni giorno abbiamo l’opportunità di scegliere se rilasciare il passato e andare verso il futuro, verso i nostri obiettivi oppure trascinarceli dietro come un enorme palla al piede che ci trattiene, che ci ostacola o che usiamo come giustificazione per non essere riusciti a fare ciò che avremmo voluto nella vita.


Tutti noi (chi più chi meno), abbiamo avuto nella vita i nostri traumi, le nostre avversità, le nostre tempeste.

Ti racconto la storia dei 2 falchi

Un grande re ricevette in dono due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al maestro di falconeria perché li addestrasse.


Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato.


“E l’altro?” chiese il re.


“Mi rincresce, sire, ma l’altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell’albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo.”


Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì nell’impresa di far volare il falco.


Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté far muovere il falco dal suo ramo.


Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere con grande rammarico e tristezza il falco immobile sull’albero, giorno e notte.


Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema.
Il mattino seguente il re spalancò la finestra e, con immenso stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino.


“Portatemi il fautore di questo miracolo!” ordinò.


Poco dopo gli presentarono un giovane contadino.
“Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?” gli chiese il re.


Il giovane spiegò: “Ho semplicemente tagliato il ramo”

LASCIARSI CADERE O VOLARE

A tutti noi è capitato di vedersi tagliare un ramo sotto i piedi.


Di colpo le certezze vacillano, tutto diventa confuso ed è forte la sensazione (o la voglia) di cadere nel vuoto.

Sta a te la scelta di lasciarti cadere e sfracellarti al suolo o imparare a volare.

La tua reazione agli eventi che ti capitano è più importante del passato, del denaro, delle circostanze, dei fallimenti, dei successi.

Le persone che hanno imparato ad essere felici non sono certo quelle che non hanno mai sofferto, quelle fortunate a cui non è successo mai nulla di male.

No, queste persone, nonostante le avversità, hanno saputo prendersi il meglio della vita, trasformando problemi e delusioni in opportunità di crescita.


La vita offre a ognuno di noi importanti sfide e difficoltà che diventano occasioni di crescita ed evoluzione.


Di tanto in tanto, la vita ti offre qualche ramo spezzato per darti quella spinta che ti porta a volare fuori dalla tua zona di comfort e, attraverso il cambiamento, in direzione dei tuoi obiettivi.


Se però tu ti lasci cadere per poi stare a terra a piangere e lagnarti per quanto tu sia sfortunato e a dare la colpa agli altri per la tua situazione (di mio marito o ex, del capo, dei miei genitori, della crisi, del postino) tendi a stagnare nella pozza delle tue lacrime.


Sappiamo tutti che ci sono cose nella vita che non possiamo cambiare o controllare. Ma hai il totale controllo su come reagisci e rispondi a ciò che accade, hai il controllo dei tuoi pensieri, sentimenti e azioni.


Conosci Brian Acton?

È il co-fondatore di Wathsapp.


Ebbene Brian ha presentato domanda di lavoro sia a Facebook che Twitter; entrambe le società lo hanno rifiutato.


Si è messo a frignare lamentandosi lamentandosi di quanto fosse sfigato? NO
Si è rimboccato le maniche, si è dato da fare e ha progettato Whatsapp.


Chissà che soddisfazione quando Facebook ha acquistato WhatsApp per 22 miliardi di dollari.

L’esempio non ti basta?

Eccone altri:

– Franklin Roosevelt era paralizzato dalla vita in giù dall’età di 39 anni.

– Jim Carrey è stato, per un periodo della sua vita, un senzatetto che viveva in una roulotte.

– Oprah Winfrey ha partorito quando aveva 14 anni, ha perso il figlio ed è scappata di casa.

– Charlize Theron all’età di 15 anni, ha visto sua madre sparare al padre alcolizzato in un atto di autodifesa.

Gli esempi sono innumerevoli.

Tutte queste persone hanno scelto di reagire, di non impantanarsi nell’autocommiserazione di fare qualcosa per cambiare.

"Posso scegliere di sedermi in una tristezza perpetua, 
immobilizzato dalla gravità della mia perdita, 
oppure posso scegliere di rialzarmi dal dolore
e fare tesoro del dono più prezioso che ho: la vita stessa”
Walter Anderson

Vabbè Marce’ la fai sempre facile e come faccio a cambiare? Da dove inizio?”

Inizia con il farti delle domande:


Quali sono i miei obiettivi? Quale meta voglio raggiungere? Quali soluzioni posso mettere in atto per risolvere il mio problema? Cosa posso fare adesso, ora, in questo preciso istante?


Qualunque cosa ti sia successa, qualunque sia il ramo che si è spezzato, tu non precipitare, vola!

“Ricordati che incontrerai sempre uno stolto che metterà a dura prova la tua bontà e la tua pazienza, un maldicente che sparlerà di te, un furbo che cercherà di usarti, un presuntuoso che pretenderà di aver ragione ad ogni costo, un prepotente che cercherà di sopraffarti, un iracondo che ti trasmetterà rabbia. Ma tu non ti lascerai turbare più di tanto, perché sarai in compagnia di un moderato che frenerà le tue reazioni, un buono che tramuterà in bene tutto il male che riceverai, un saggio che ti guiderà sulla retta via e ti farà prendere delle buone decisioni, … ovvero sarai in compagnia di te stesso”
O. Falworth

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