GENITORI IN DISACCORDO SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI?

CONSEGUENZE DEL DISACCORDO SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI

Litighi continuamente con il tuo compagno su come educare i bambini?
Tu vorresti essere più severa e lui invece è troppo permissivo o viceversa?
Non vi trovate mai d’accordo sullo stile educativo da adottare?

Ciò che di solito accade è che un genitore tende ad essere più severo e l’altro genitore tende ad essere più permissivo.

Il genitore severo si arrabbia quando il genitore permissivo concede troppo margine di manovra. Il genitore permissivo si arrabbia quando il genitore severo è troppo rigido.

Quindi il genitore severo diventa ancora più severo e quello indulgente ancora più permissivo.

Tuo figlio ha bisogno di un fronte unito per diventare responsabile e per comportarsi in modo appropriato.

E’ possibile fare un gioco di squadra?


Sì, almeno di fronte al bambino.

Stabilisci come regola che se un genitore sta sgridando o riprendendo un figlio, l’altro genitore deve sostenerlo, anche se non è d’accordo.


Tu e il tuo coniuge dovete presentarvi come una squadra unita, altrimenti la vostra autorità di genitori verrà meno.


Più tardi, quando le acque si sono calmate e il bimbo non vi sente, tu e il tuo compagno potete discuterne.

Se non fate fronte comune, tuo figlio imparerà che può aggirare qualsiasi decisione genitoriale.

I bambini, infatti, si accorgono subito che i loro genitori non sono uniti nelle loro decisioni e la loro mancanza di unità crea ansia per questi ragazzi perché non sono sicuri delle regole e di cosa conta e cosa no.
E questa ansia contribuisce a ulteriori problemi di comportamento.


I bambini capiscono molto rapidamente che quando i loro genitori litigano, se riescono a convincere un genitore ad essere un alleato, allora è una battaglia due contro uno e la squadra bambino-genitore di solito vince.


O ancora capiscono che in mancanza di accordo non ci saranno conseguenze e pertanto faranno ciò che per loro è più conveniente.

CONFRONTARSI CON CALMA E RISPETTO

Ogni volta che discuti con il tuo coniuge sulla genitorialità, l’attenzione si sposta dal comportamento di tuo figlio alla discussione.


Non usare il disaccordo educativo come pretesto per intavolare discussioni su altri argomenti che non c’entrano e non perdere il focus.

Soprattutto, cosa fondamentale, affronta i disaccordi con il tuo coniuge in privato.


In privato significa in un’altra stanza o in un posto in cui vostro figlio non possa sentirvi, perché anche se apparentemente è concentrato a guardare la TV o sta giocando, in realtà potrebbe ascoltare ciò che dite.


Se sei troppo arrabbiata calmati prima di discutere con il tuo compagno in modo da riuscire ad ascoltare il suo punto di vista senza essere eccessivamente critica o attaccare.

La calma ti rende più facile discutere le cose con rispetto. E il rispetto ti aiuta a trovare un terreno comune perché il rispetto rende più facile andare d’accordo.

Se stai parlando con il tuo coniuge e scopri che la conversazione sta diventando sempre più ostile, prenditi una pausa. Fai una passeggiata o fai un giro.
Quando torni più tardi, stabilisci un momento per parlarne più serenamente.

E tieni presente che l’ostilità non è solo urlare e discutere. L’ostilità può includere sarcasmo, commenti sprezzanti, critiche, minacce sottili e altre forme di comunicazione dannosa.


Questi modelli di comunicazione portano a un crescendo di ostilità. Infatti, quella che dovrebbe essere una conversazione normale o un disaccordo di piccolo conto diventa una lotta, e non a causa del disaccordo, ma a causa del modo in cui si comunica.


Ascolta senza interrompere, cerca di capire il punto di vista del tuo coniuge e spesso troverai un terreno comune di cui non conoscevi l’esistenza.

IL MEGLIO PER IL BAMBINO

Se tu e il tuo coniuge non siete d’accordo su una questione e non riuscite a trovare un compromesso, prova ad analizzare i motivi per i quali il bambino trarrebbe dei vantaggi a lungo termine da una modalità piuttosto che l’altra.

Supponiamo, ad esempio, che tuo figlio di 7 anni sia stato invitato a dormire a casa di un amico.
Tuo marito è contrario perchè è in ansia per il bambino che ritiene troppo piccolo.
L’ansia è un problema del tuo compagno.


Non consentendogli di andare dall’amico risolveresti un problema al tuo compagno, ma non ci sarebbe nessun vantaggio per il bambino.


Tuo figlio invece andando dall’amico a dormire vedrebbe aumentata la sua autostima nel poter fare qualcosa di nuovo che in precedenza non aveva mai fatto, come i bambini grandi.

Ricorda, l’obiettivo non è quello di spuntarla contro il tuo compagno o di avere ragione.


L’obiettivo è il meglio per il bambino.


Sembra scontato ma ti assicuro che non lo è.

NON SCARICARE LA COLPA

Quando prendete una decisione che a vostro figlio non piace, non dare la colpa al tuo compagno/a solo perché magari tu non eri d’accordo.


Hai accettato la decisione e la devi sostenere.

Questo non significa naturalmente che tu non possa entrare in empatia con il bambino:
“So che ci tenevi tanto ad andare a questa festa. Tu e tuo padre abbiamo preso questa decisione perché si terrà tardi e non ci sarà nemmeno un adulto.”


Stai empatizzando con i sentimenti di tuo figlio, ma segui la linea comune.


Quando mostri empatia, anche tuo figlio si sente capito e potrebbe accettare di buon grado anche una decisione per lui sfavorevole.

COSA FARE QUANDO TU E IL TUO COMPAGNO NON SIETE D’ACCORDO SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI?

Ci sono 5 passi che tu e il tuo compagno potete fare per percorrere la stessa strada nel viaggio di crescita con i vostri figli:

1. TROVATE QUALSIASI PUNTO IN COMUNE

Inizia identificando i valori comuni.

E’ molto meglio concentrarsi sui punti in comune piuttosto che concentrare l’energia sulle molte divergenze.

Cerca gli aspetti positivi della strategia genitoriale che usa il tuo partner e che apprezzi.

E’ incoraggiante?
Usa un tono rispettoso?
E’ empatico?
Gioca con i bambini?
E’ coerente?
Ha aspettative ragionevoli nei loro confronti?
E’ amorevole?

Dopotutto, il tuo partner ama i tuoi figli. E anche se il suo stile genitoriale è diverso dal tuo, sicuramente l’obiettivo è comune.

2. IMPOSTATE REGOLE NON NEGOZIABILI

Inizia con le regole non negoziabili per la tua famiglia.
Quelle per le quali sarete sicuramente d’accordo perchè sono quelle che riguardano la sicurezza o il rispetto che sono universali.

Le regole non negoziabili sono in genere, appunto le regole di salute e sicurezza: cintura di sicurezza, il casco quando si va in bici e così via.

Quelle relative all’ istruzione come il fare i compiti a casa prima del gioco; o ancora le regole legate al rispetto: non saranno tollerati insulti o parolacce e così via.

Concordate i limiti e le aspettative per queste regole e comunicatele chiaramente a tutti.

Assicurati che vengano sempre fatte rispettare da entrambi in modo che i vostri figli vedano che siete un fronte unito.

3. PENSATE A LUNGO TERMINE

Ricorda che la genitorialità è una maratona, non uno sprint, e questo richiede di pensare a lungo termine.

Visualizza i tuoi figli da adulti.

Quali qualità speri che abbiano?

Generosità? Rispetto? Cultura? Resilienza?

Se tu e il tuo partner siete d’accordo su 3-4 parole che speri descrivono i vostri figli da adulti, sarete in grado di vedere la genitorialità a lungo termine.

Quindi, quando affrontate i dubbi della disciplina quotidiana, ponetevi la domanda:

“Cosa vogliamo che nostro figlio impari da questa esperienza?”

Non si tratta di vincere o di dimostrare chi comanda.

Si tratta di insegnare a tuo figlio a fare le migliori scelte possibili in futuro e di imparare dagli errori lungo la strada in modo che possa diventare un adulto sereno e affermato.

Quando tu e il tuo partner avete obiettivi a lungo termine ben precisi, prenderete più facilmente decisioni a breve termine.

Per esempio:

• Se vuoi che tuo figlio sia responsabile, dovresti portare i suoi compiti dimenticati a scuola per la terza volta questa settimana oppure no?

• Se vuoi che tuo figlio sia onesto, come dovresti rispondere quando ammette di aver copiato durante un test?

Se tu e il tuo partner potete concordare alcuni obiettivi genitoriali a lungo termine per la vostra famiglia, le decisioni a breve termine saranno più ponderate e facili da prendere.

4. NON DISCUTETENE DAVANTI AL BAMBINO

E’ normale essere in disaccordo, ma non va bene discuterne davanti ai bambini.

Si lo so l’ho già detto, ma lo ripeto perché è di fondamentale importanza.

Un’idea potrebbe essere quella di stabilire un segnale convenzionale tra te e il tuo partner che vuol dire: “Su questo punto non siamo d’accordo, discutiamone lontano dai bambini”.

Se non si tratta di un problema che va risolto nell’immediato, vi dà la possibilità di fare una pausa e decidere in un secondo momento la linea di condotta.

5. EVITATE DI FARE IL GIOCO DEL POLIZIOTTO BUONO E POLIZIOTTO CATTIVO.

E’ molto importante non incastrarvi l’un l’altro nei ruoli di poliziotto buono e poliziotto cattivo.

Spesso si sentono dire cose come: “la mamma si arrabbierà per quello che hai fatto” o ancora: “nascondilo prima che arrivi la mamma”, oppure: “aspetta che papà torni a casa e vedi cosa ti fa”.

Dichiarazioni come queste non fanno che rafforzare i sentimenti di un bambino di vedere un genitore come “amorevole” e un genitore come “severo”.

In realtà, se state cercando di presentarvi come un fronte unico, dovreste entrambi cercare di essere coerenti nelle vostre reazioni.

Ogni genitore dovrebbe sentirsi preparato e autorizzato a gestire qualsiasi situazione che si verifica, senza minacciare il coinvolgimento dell’altro genitore.

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