
La cicogna, insieme alla mia adorata tenera fagottina mi ha consegnato un immenso, pesante, ingombrante senso di colpa.
Improvvisamente mi sentivo in colpa per tutto: perché avrei dovuto allattare più a lungo, perché sono tornata a lavorare, per aver lasciato mia figlia al nido e così via all’infinito.
Ad un certo punto mi sono resa conto che non c’era via d’uscita: quando passavo del tempo con mia figlia mi sentivo in colpa per non aver pulito la casa e quando pulivo la casa mi sentivo in colpa per non aver passato del tempo con la mia bambina.
Insomma il senso di colpa mi rimaneva attaccato come una gomma da masticare alla suola della scarpa.
Poi però ho realizzato che questo senso di colpa era legato alle esagerate aspettative che riponevo su di me come mamma.
Poichè naturalmente desideravo il meglio per mia figlia, quando mi trovavo davanti alla necessità di fare una scelta, mi sentivo in colpa e mi giudicavo duramente.
Ad un certo punto mi sono resa conto che anche questo senso di colpa si stava ripercuotendo su mia figlia, che aveva una mamma frustrata, mai soddisfatta e che si sentiva colpevole.
C’è voluto un po’ per capirlo ma alla fine ho realizzato che se io sono felice anche lei lo è di riflesso.
Ho deciso di smetterla di sentirmi in colpa e ci sono riuscita.
In che modo?
- ho smesso di ricercare la perfezione perché il risultato di questa ricerca è solo frustrazione.
- ho deciso che avrei fatto del mio meglio perché mia figlia fosse felice, senza per questo annullarmi del tutto come persona
- ho accettato il fatto che la mia vita è unica e diversa da quella degli altri e ho smesso di confrontarmi con le altre mamme.
Perché ci sentiamo tanto in colpa?
Analizziamo insieme sette motivi principali per cui i genitori si sentono in colpa. Sarebbero un milione in realtà, ma questi sono probabilmente i più comuni.
1 HO RIPRESO A LAVORARE
Ti senti in colpa perché sei costretta a tornare a lavoro per lo stipendio e ti senti ancora più in colpa se torni a lavoro perché ti piace e non avresti bisogno di soldi.
E ti senti sicuramente in colpa se quando vai a lavoro senti di staccare dall’ambiente caotico di casa.
Ne so qualcosa, era diventato il mio sport preferito, qualunque cosa facessi il senso di colpa era lì, in agguato.
Come abbiamo detto i bambini sentono, percepiscono e fanno propri i tuoi stati d’animo per cui il tuo obiettivo principale è quello di essere felice.
Ricordati che anche la tua vita è importante,
Se andare al lavoro ti rende felice, questo, a cascata, porta un mondo di benefici per l’intera famiglia.
Se prendi un po’ di tempo per te stessa, esci con un’amica, vai dal parrucchiere, e questo ti fa stare bene non sentirti in colpa perché per tuo figlio è meglio trascorrere meno tempo con una mamma serena e rilassata che stare più ore con te isterica e frustrata.
2 MIO FIGLIO SI COMPORTA MALE IN PUBBLICO
La maggior parte dei genitori almeno una volta si è trovata in una situazione di imbarazzo quando suo figlio ha fatto qualcosa che i bambini considerati “educati” (ma che qualcuno confonde con “addestrati”) normalmente non fanno, sentendo su di sé gli sguardi di disapprovazione dei presenti.
E’ difficile non sentirsi inadeguati in questi momenti, pensare di non essere in grado di gestire o crescere un figlio, ma a tutti è successo almeno una volta e non è da questo che secondo me si giudica una buona madre.
Quindi fregatene di cosa possono pensare gli altri e chiediti soltanto se stai facendo del tuo meglio oppure no. Non modificare il metodo educativo che credi più valido per tuo figlio in funzione del giudizio degli altri.
3 MIO FIGLIO MANGIA SCHIFEZZE
Come per tante altre cose nella vita, la chiave è la moderazione.
Senza essere troppo rigidi il cibo spazzatura dovrebbe essere lasciato per un evento, un compleanno, una festa, una volta ogni tanto, non mangiato quotidianamente.
Non preoccuparti molto se tuo figlio fa storie a tavola e non gradisce la verdura, tu continua semplicemente a offrirgli una vasta gamma di cibi nutrienti.
Diverse ricerche dimostrano che i primi anni di vita sono centrali per lo sviluppo delle abitudini alimentari.
Queste, infatti, non sono innate, ma è possibile indirizzarle poiché sono il risultato di un processo di apprendimento nel quale sono coinvolti diversi fattori: la famiglia, il livello culturale, le interazioni familiari e la scuola ecc…
Insegniamo loro almeno la distinzione tra i cibi dannosi e quelli sani, questo vi sembrerà scontato ma vi posso assicurare che c’è molta gente che ancora non lo sa.
4 MIO FIGLIO PASSA TROPPO TEMPO DAVANTI A VIDEOGIOCHI SMARTPHONE E TV
Se ascolti alcuni esperti, l’elettronica è la fonte di tutti i mali: obesità, insonnia,ADHD e una miriade di altri problemi.
Si tratta secondo me, come ripeto spesso, di mantenere un sano equilibrio.
Se tuo figlio gioca sul suo tablet per un’ora ogni sera e guarda un film nei fine settimana, va bene. non si stacca dalla tv o dalla console e quando gli dici di smetttere ha un attacco isterico beh… è ora di ridurre.
Anziché permetterglielo (perché a volte, diciamocelo ci fa un gran comodo) per poi sentirci in colpa è necessario stabilire a priori un limite e magari impostarlo direttamente sull’apparecchio (oggi la tecnologia ce lo permette).
Assicurati che tuo figlio faccia anche altre attività come uno sport o anche semplicemente correre all’aperto.
Puoi anche rendere il tempo che trascorre davanti allo schermo un’attività utile rannicchiandoti accanto a tuo figlio e usando il film o il cartone come punto di partenza per spiegargli alcune cose applicandole alla vita reale o fargli domande su quello che sta succedendo.
5 URLO TROPPO
Anche i genitori più sereni sclerano di tanto in tanto. E’ normale perdere il controllo qualche volta.
Ma se urlare sta diventando la norma, considera se hai bisogno guardarti dentro e capire cosa c’è che non va. Magari è un periodo particolarmente stressante nel lavoro o nella vita privata.
In questo post (5 passi da fare anziché urlare contro i tuoi figli) abbiamo parlato di qualche tecnica da applicare per evitare di perdere il controllo e urlare come delle erinni contro i nostri figli. Vale la pena provare!
6 NON POSSO PERMETTERMI DI DARGLI TUTTO CIÒ CHE VUOLE
Oggi, crescere un bambino è diventato più costoso di quanto non sia mai stato in passato: abbigliamento, iscrizioni alle varie attività e giocattoli di ogni genere .
L’ho sempre detto e lo ribadisco: il regalo migliore che puoi fare a tuo fglio è il tuo tempo e la tua presenza, ed è questo che ricorderanno quando saranno adulti.
Una volta siamo andati all’estero per una vacanza, una di quelle vacanze organizzate per i bambini, parchi a tema, animazione ecc… qualche anno dopo ne abbiaumo riparlato a cena e mio figlio mi dice: “ahh quella vacanza in cui abbiamo saltato insieme nel letto?”.
Di tutte quelle cose fantastiche si ricordava di quel momento in cui io e lui ci siamo divertiti insieme in camera.
Magari ti capiterà di sentire che gli amici di tuo figlio sono andati in vacanza a Disney World o che hanno l’ultimo videogioco; ci saranno sempre persone che hanno di più, fare a gara con loro non renderà tuo figlio più felice ma solo più materialista.
Cerca di evitare di guardare e confrontarti con ciò che fanno gli altri.
Le persone curano attentamente ciò che vogliono che tu veda della loro vita, specialmente sui social media.
Quando guardi ciò che un altro genitore dice di fare e lo confronti con ciò che fai tu, stai letteralmente confrontando la loro finzione con la tua realtà. Non è un confronto equo.
E infine evita di di inviare messaggi che dicono a tuo figlio che è un peccato che tu non abbia tanti soldi quanto le altre persone. Insegnagli piuttosto ad essere grato per ciò che ha.
7 NON POSSO FARE TUTTO
Chi dice che è necessario? Questa forma di senso di colpa è in genere autoimposta dal genitore che pensa di dover essere un genitore supereroe, un super-dipendente, un super-amico, un super-tutto.
Sebbene sia importante vivere una vita equilibrata, non signica che il tempo dedicato al lavoro e alla vita privata debba essere sempre equamente diviso.
Ci possono essere momenti in cui devi concentrarti maggiormente sulla tua carriera e momenti in cui la tua famiglia ha bisogno di te più del solito.
Troppo spesso i genitori danno troppa enfasi a fare tutto, farlo nel modo “giusto” o farlo in modo perfetto.
In realtà, però, di solito non c’è un modo giusto di fare qualcosa e assolutamente nessuno è perfetto, quindi avere la perfezione come standard significa prepararsi per fallire e poi sentirsi in colpa.
Proprio come è importante per te accettare di non essere perfetto, così è anche importante che tuo figlio sappia e capisca che anche tu (e la vita più in generale) non sei perfetto.
In questo modo un giorno sarà più facile per loro realizzare e accettare le proprie imperfezioni.
Inoltre, gli aggiustamenti che tuo figlio dovrà apportare per adattarsi alle tue mancanze e al nostro mondo imperfetto possono essere importanti per il suo sviluppo fisico ed emotivo e per la sua resilienza.
Insomma smetti di farti venire sensi di colpa, cerca solo di fare del tuo meglio, di essere più serena e vedrai che di riflesso anche loro lo saranno.