9 passi per aiutare tuo figlio a prendere decisioni responsabili

Qual è il padre di qualsiasi azione? Che cosa, alla fine, determina ciò che diventiamo e dove andiamo nella vita? La risposta è: le nostre decisioni.
(Anthony Robbins)
La capacità decisionale è un gradino importante verso il successo che tuo figlio potrebbe ottenere nella vita.
Muniscilo quindi di uno strumento efficace affinché possa scegliere la strada giusta, anche quando non sei lì a guidarlo.
Quando la mia primogenita era piccola mi chiedeva di scegliere per lei qualsiasi cosa: dovevo dirle cosa indossare, quale cerchietto mettere e a volte perfino cosa disegnare.
Il fratellino invece ha iniziato fin da piccolo a prendere le sue decisioni.
Cosa è cambiato?
Il mio atteggiamento nei suoi confronti.
Ho infatti iniziato ad incoraggiarlo a scegliere i suoi vestiti, inizialmente dandogli soltanto 2 possibilità e quando dovevo prendere delle decisioni più importanti per lui, gli dicevo perché avevo scelto quella soluzione piuttosto che un’altra.
Ho pensato infatti che non sarei potuta stare con lui 24 ore al giorno per sempre e quindi dovevo assicurarmi che di fronte a scelte difficili avesse gli strumenti per prendere la decisione migliore.
Il mio obiettivo era quello di dargli la capacità di prendere decisioni e assicurarmi che avesse l’opportunità di rifletterci su e imparare.
VEDIAMO IN CHE MODO I BAMBINI (MA ANCHE GLI ADULTI) PRENDONO LE DECISIONI
Quando si tratta di prendere decisioni possiamo distinguere 3 tipi di persone:
1. QUELLI CHE NON DECIDONO
Ci sono bambini che non prendono decisioni.
Generalmente lasciano che i loro coetanei o che qualcun altro faccia le scelte per loro. Lasciano che gli altri dicano loro cosa fare invece di prendere le proprie decisioni.
Molte volte questo accade perché i bambini hanno paura di prendere la decisione sbagliata.
Dubitano di se stessi, hanno una scarsa autostima e pensano che gli altri prendano sempre una decisione migliore.
Questi bambini in genere hanno genitori super-controllanti che prendono per loro tutte le decisioni, che rimarcano gli errori dei loro figli e che li aspettano al varco con il loro “te l’avevo detto!”
2. QUELLI CHE PRENDONO DECISIONI AVVENTATE
Le decisioni avventate vengono prese senza analizzare adeguatamente la situazione, non considerando le conseguenze delle proprie azioni e reagendo d’impulso a quello che sta succedendo.
Ci sono casi in cui non è necessario ponderare le decisioni, come nella scelta dei gusti del gelato, ma ci sono decisioni importanti, per le quali è necessario considerare molte opzioni e variabili.
I bambini inclini a prendere decisioni rapide non si fermano neanche un istante a pensare prima di agire.
3. QUELLI CHE DECIDONO IN MODO RESPONSABILE
So che stai pensando che è un po’ eccessivo pretendere che un bambino prenda delle decisioni ponderate, e che il bambino per sua natura prende decisioni avventate.
In realtà anche i bambini sono messi continuamente di fronte a delle scelte nella loro vita ed è fondamentale che pensino almeno per un attimo a cosa è meglio fare e come agire.
Quando ero adolescente mi sono lasciata convincere dai miei coetanei ad entrare in una vecchia casa disabitata.
Una volta dentro era tanta la paura di venire beccata che sono scappata via di corsa.
In quel caso non ho riflettuto prima di entrare su quale sarebbe stata la cosa più giusta da fare e dopo il panico ha deciso al mio posto.
È importante che tuo figlio impari a prendere decisioni responsabili da solo.
Naturalmente potrà sempre contare sulla tua guida per fare una buona scelta.
Ma l’ultima parola sarà la sua ed è per questo che è utile che conosca il processo decisionale in modo da essere certo di fare la scelta giusta.
Prendere decisioni responsabili non è una capacità innata, nessuno nasce con la capacità di prendere buone decisioni.
Una buona capacità decisionale e di giudizio si sviluppa dall’esperienza combinata con la riflessione.
E’ possibile quindi sviluppare eccellenti capacità decisionali.
Come?
IN CHE MODO PUOI AIUTARE TUO FIGLIO A SVILUPPARE BUONE CAPACITÀ DECISIONALI?
Ormai dovresti saperlo, sono una persona pratica per cui, una volta stabilito che la capacità di prendere decisioni ponderate è uno degli strumenti che vogliamo che nostro figlio metta dentro il suo zaino di competenze per la vita, la domanda è: come faccio?
Di seguito i passi da fare
1. DEFINISCI I TUOI VALORI
Stabilisci i valori fondamentali della famiglia. Questi saranno il punto di riferimento di tuo figlio nel suo processo decisionale.
Cosa è importante per te come famiglia?
Quali qualità e abilità vuoi che abbia tuo figlio?
2. PERMETTIGLI DI DECIDERE
Consenti a tuo figlio piccolo di scegliere il proprio abbigliamento o di prendere decisioni adatte alla sua età, ricordati, se è ancora molto piccolo di offrire solo 2 scelte possibili.
Fregatene del giudizio degli altri. Loro non sanno che si è vestito da solo, ma tu lo sai e non ti importa di cosa diranno le altre mamme.
Ricordati che tuo figlio è più importante dell’opinione altrui.
Se è più grandetto lavora con lui per creare un programma per i compiti e le altre attività.
Guida le sue decisioni e aiutalo a identificare le circostanze che portano al miglior risultato possibile.
Il tuo bambino raggiungerà una buona autonomia nel processo decisionale solo se gli permetti di metterlo in pratica
3. AIUTALO A RIFLETTERE
Incoraggia tuo figlio a riflettere sulla sua esperienza.
Molte persone non sviluppano mai buone capacità decisionali perché la loro esperienza non è accompagnata dalla riflessione.
Aiutalo a prendere decisioni consapevolmente e a riflettere sulle possibili ripercussioni di varie scelte prima che le faccia.
E’ altrettanto importante offrigli l’opportunità di riflettere su come sono andate le sue decisioni.
Esempio : “Hai deciso di unirti agli scout, lo farai perché ci andrà anche Sofia o è stata una tua scelta personale? Ti impegnerà parecchio, pensi di riuscire a conciliare questa tua nuova attività con la scuola?”
Quando per esempio porta a casa un brutto voto, chiedigli cosa pensa sia andato storto.
Chiedigli cosa avrebbe potuto fare diversamente.
Aiutalo a formulare un piano per ridurre le probabilità che il problema si ripresenti.
Una parte molto importante dell’apprendimento di un buon processo decisionale è saper riflettere sulle proprie decisioni.
4. MOSTRAGLI IL TUO PROCESSO DECISIONALE
Metti al corrente tuo figlio del perché prendi le tue decisioni.
Spiegagli come prendi le decisioni quotidianamente. Esponi il tuo processo.
Ad esempio : “Voglio comprare quella giacca, ma se la compro adesso, non potrò mettere da parte i soldi per andare in vacanza. Immagino di dover decidere quale è più importante per me, la giacca o la vacanza e a quale delle due dover rinunciare.
Esponi poi tutte le fasi del tuo processo decisionale
5. CHIARISCI CIO’ CHE RIMANE SOTTO IL TUO CONTROLLO
Sottolinea ciò su cui ha il diritto di prendere decisioni e su quali aree tu come genitore conservi il diritto di esercitare il controllo.
“Puoi invitare i tuoi amici domani pomeriggio, se vuoi, ma ricordati che siamo a cena dai nonni e non possiamo mancare”
Chiarisci inoltre che può prendere autonomamente le sue decisioni purché non vadano contro le regole della famiglia.
6. ASPETTATI DEGLI ERRORI E ACCETTALI
Non mi stancherò mai di ripetere che è importante che tuo figlio sbagli e che impari dai propri errori.
Marce’ ma ammettilo sei un po’ sadica, perché vuoi che mio figlio sbagli a tutti i costi?
Non è per sadismo che dico che tuo figlio deve sbagliare ma perché si impara dalle proprie esperienze e se non hai un bagaglio di conoscenze acquisite non hai abbastanza strumenti per prendere la decisione più giusta.
Molti genitori inoltre pensano erroneamente che il loro ruolo sia quello di evitare che i propri figli facciano errori o quello di trovare subito la soluzione ai problemi al posto loro.
E’ normale voler proteggere i propri figli dalla delusione e dal fallimento, ma questi genitori non si rendono conto che stanno togliendo ai loro figli delle importanti opportunità per imparare.
Tuo figlio, infatti può imparare molto da tentativi ed errori. Usando gli errori come opportunità di crescita impara a migliorare le sue capacità decisionali, può vedere il risultato delle sue scelte ed è in grado di gestire meglio la stessa situazione o una simile in futuro.
7. IMMEDESIMAZIONE
Guarda e discuti il processo decisionale dei protagonisti delle favole o dei personaggi televisivi.
Questo consente a tuo figlio di vedere come i personaggi risolvono un problema e come affrontano le conseguenze delle loro azioni.
Alcune domande che puoi porre a tuo figlio sono:
Qual era il problema nella storia?
Quali sono alcuni modi in cui i personaggi avrebbero potuto risolvere il problema?
Cosa sarebbe potuto accadere se avessero scelto una delle soluzioni che hai proposto?
Come ha scelto di risolvere il problema il protagonista?
Qual è stato il risultato?
Come avresti gestito la situazione?
Queste domande hanno lo scopo di aiutarlo ad imparare a pensare a un problema invece di agire in modo impulsivo.
Ponigli domande che lo facciano riflettere, come ad esempio:
Se vincessi alla lotteria cosa faresti?
Se sparissero tutti i giochi elettronici cosa faresti?
Se un tuo compagno di classe non ti invitasse al suo compleanno?
Questo genere di domande lo fa riflettere e pensare e a cosa farebbe se si trovasse di fronte a una situazione particolare.
8. INSEGNAGLI A NON FARSI CONDIZIONARE TROPPO DAGLI ALTRI
L’impulso a conformarsi agli standard di gruppo è un impulso evolutivo . Oggi però questa tendenza non sempre ci porta sulla retta via.
I bambini sono influenzati dalla pressione dei pari già dall’età di tre anni.
Il loro naturale bisogno di essere accettati da un gruppo può contribuire a decisioni con impatti negativi.
Questo comportamento è più comune negli anni dell’adolescenza, quando i ragazzi cercano di affermare la propria identità.
Una bassa autostima aumenta le possibilità che tuo figlio ceda alle pressioni dei suoi coetanei.
9. INSEGNAGLI LE FASI DEL PROCESSO DECISIONALE
Le 5 fasi di questo processo sono:
Passaggio 1: identificare il problema
Passaggio 2: raccogliere informazioni
Passaggio 3: identificare le possibili soluzioni
Passaggio 4: valutare le possibili conseguenze per ciascuna soluzione presa in esame
Passaggio 5: scegliere la soluzione migliore
Nell’articolo LE 5 FASI DEL PROCESSO DECISIONALE troverai un approfondimento.
Una volta che tuo figlio avrà appreso le fasi del processo decisionale, sarà in grado di prendere decisioni più responsabili, anche quelle che avranno un grande impatto sul suo futuro.
Possiamo dunque aiutare i nostri figli a sviluppare forti capacità di pensiero critico e uno stato d’animo positivo.
Queste qualità porteranno a buone capacità decisionali che contribuiscono al successo nella maggior parte delle aree della vita.