AUTOSTIMA E SUCCESSO SCOLASTICO

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autostima e successo scolastico

Un’autostima sana è particolarmente importante nei bambini, perché è in età infantile che si gettano le basi delle percezioni che essi avranno di sé nel corso della vita.

Oltre ad essere una componente base della salute psicologica, l’autostima è, a quanto pare, associata ai successi scolastici.


Una bassa autostima, invece, è spesso una caratteristica associata a molti disturbi infantili come i disturbi dell’attenzione caratterizzati da impulsività e disattenzione e i disturbi fobici connessi a comportamenti di evitamento.

Diversi ricercatori, (Pope, McHale, Craighead, 1992) hanno rilevato una correlazione positiva tra buona autostima e voti più alti a scuola.

L’impressione che il bambino ha delle proprie prestazioni scolastiche, influenzerà per certo la valutazione di se stesso e, direttamente, le convinzioni che egli ha di sé stesso avranno un forte impatto sull’efficacia del suo rendimento.

Insomma detto in soldoni il bambino che ha un’alta autostima ottiene dei buoni risultati a scuola e il fatto di andare bene a scuola aumenta la sua autostima.


Si crea quindi un circolo vizioso positivo.


Viceversa, se il bambino ha una scarsa autostima avrà anche poche aspettative, perchè ritiene di avere poche probabilità di successo. Questo genera ansia e scarso impegno che provocano il fallimento delle prestazioni con conseguente ulteriore abbassamento dell’autostima.

L’autostima viene generalmente suddivisa in 6 aree:

1 – LE RELAZIONI INTERPERSONALI:


Come il bambino valuta i suoi rapporti sociali, con i pari e con gli adulti. L’autostima interpersonale dei bambini è influenzata dalle reazioni delle altre persone, se e quanto questi contatti sono positivi.
In quest’ambito possiamo inserire le relazioni che il bambino ha con la famiglia, quanto si sente amato e valorizzato.

2- IL SUCCESSO SCOLASTICO:


Come il bambino, nel contesto scolastico, valuta i suoi successi reali e le sue esperienze relative a diverse attività scolastiche.

3- L’EMOTIVITÀ:


La capacità di riconoscere, descrivere, controllare e valutare le proprie emozioni.

Le reazioni emotive dei bambini si diversificano a seconda che i loro comportamenti precedenti siano stati rinforzati o puniti.

4- LA VITA FAMILIARE:

Le relazioni che il bambino ha con la famiglia, il grado in cui si sente amato e valorizzato.

5- IL VISSUTO CORPOREO:


Come il bambino valuta il suo aspetto e le sue capacità fisiche e sportive.

I bambini ricevono continui feedback diretti ed indiretti sul loro corpo e sul loro aspetto.

La bellezza, l’abbigliamento, l’altezza, il peso e la prestanza fisica sono tutte caratteristiche alle quali tutti prestano attenzione (senza ipocrisia).

6- IL CONTROLLO SULL’AMBIENTE:


La sensazione del bambino di essere in grado di dominare gli eventi della propria vita.
I bambini valutano l’efficacia delle proprie azioni e traggono generalizzazioni sulla propria competenza nei vari ambiti sulla base dei successi e dei fallimenti in questi tentativi.

AUTOSTIMA GLOBALE E AUTOSTIMA SPECIFICA

Alcuni studiosi distinguono l’autostima globale dall’autostima specifica, definendo la prima come un giudizio complessivo sul proprio valore e la seconda come un giudizio che riguarda un particolare settore autovalutativo (fisico, intellettuale, morale, sociale, ecc.).

Vediamo ora la differenza tra le due:

L’autostima globale è un giudizio complessivo sul proprio valore, una sorta di sensazione di contare, di avere valore, di meritare stima ed attenzione.

E’ l’insieme delle valutazioni apprese che l’individuo esprime a proposito di se stesso sulla base dei propri successi e fallimenti e dei modi in cui gli altri hanno interagito con lui e hanno reagito nei suoi confronti.

L’autostima specifica è quella che riguarda un particolare settore auto-valutativo: fisico, intellettuale, morale, sociale, e così via.


L’autostima globale non corrisponde alla somma di quelle specifiche, infatti, ci sono persone che con una buona autostima specifica in vari ambiti che hanno una bassa autostima globale e viceversa.


Per esempio, l’autostima complessiva di un bambino che ha una buona valutazione di sé nelle aree dello sport, dell’amicizia o della scuola, dipenderà dall’importanza che egli attribuisce a ciascuna delle componenti.


Se dà valore alle aree in cui è bravo, la sua autostima globale sarà positiva, mentre se non considera importanti quelle aree in cui ottiene buoni risultati avrà comunque una valutazione negativa di sé nel complesso.


Alcuni bambini, infatti, non apprezzano nessuna delle proprie abilità, attribuendo invece un valore elevato a tutte le cose che non sanno fare bene.

Essi avranno maggiori difficoltà con la propria autostima globale rispetto a quelli che tengono nella giusta considerazione i propri punti di forza.


Ciascun bambino costruisce la propria autostima globale prevalentemente attorno ad alcune valutazioni sulle competenze in ambiti specifici, che diventeranno quindi i pilastri portanti dell’intero edificio.


Nel post Perché tuo figlio deve avere una grande autostima e come fare per alimentarla ho condiviso 10 strategia per aumentare l’autostima di tuo figlio.