10 SANE ABITUDINI PER UNA VITA FAMILIARE SERENA

SANE ABITUDINI

Una routine quotidiana è molto importante per i nostri bambini. Grazie ad essa, è possibile creare un ambiente stabile e tranquillo nel quale i piccoli si sentono sicuri.


Per i bimbi piccoli soprattutto, i rituali sono molto importanti.

È proprio attraverso questi piccoli gesti, sempre identici, che i bambini acquisiscono fiducia e sicurezza, aumentando così la propria autostima e quella delle persone che si trovano al loro fianco.

“Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. Perciò l’eccellenza non è un’azione, ma un’abitudine.”

Aristotele


Ecco 10 sane abitudini da inserire nella routine quotidiana di tuo figlio.

Alcune probabilmente ne fanno già parte, altre andranno piano piano introdotte.


Questo implica di certo un cambiamento nella tua vita (probabilmente già incasinata) ma che con il tempo (ossia quando l’abitudine è radicata) il risultato finale sarà una maggiore serenità per tutta la famiglia.


Quando si parla di cambiamento si pensa a qualcosa di brusco e repentino, un cambiamento che cala dall’alto a seguito di un evento improvviso.


La realtà è che per cambiare è sufficiente partire da una piccola nuova abitudine.


A questo proposito voglio parlarti di un esperimento condotto dal ricercatore americano John Hopkins.

LA RANA NELLA PENTOLA


Durante questo esperimento i ricercatori notarono che lanciando una rana in una pentola di acqua bollente, questa inevitabilmente saltava fuori per trarsi in salvo.

Al contrario, mettendo la rana in una pentola di acqua fredda e riscaldando la pentola lentamente ma in modo costante, la rana finiva inevitabilmente bollita.


Esperimenti truci a parte è sicuramente difficile introdurre un cambiamento radicale nella nostra vita, il nostro cervello vede davanti a sé un’impresa titanica, si spaventa, e come la rana nell’acqua bollente, scappa e rinuncia ancor prima di cominciare.


Sarai sicuramente d’accordo con me quando dico che è più facile inserire una nuova buona abitudine alla volta.


Ecco quindi, come anticipato, 10 abitudini da inserire una alla volta e solo quando è diventata parte della tua routine si può passare a quella successiva.

1. SUFFICIENTI ORE DI SONNO:


La mancanza di sonno regolare può determinare in casi estremi, numerosi effetti negativi, dall’aggressività ai sentimenti antisociali, dall’iperattività alla depressione.


In generale i bimbi che dormono poco sono più ansiosi e stressati, possono avere difficoltà maggiori a organizzarsi e a fare i compiti, sono più spesso poco attenti e hanno minori stimoli creativi.


Metterli a letto sempre alla stessa ora ogni notte è di grande aiuto. Il corpo ama la regolarità, siamo creature abitudinarie.


Quando andiamo a dormire sempre alla stessa ora, il nostro corpo si abitua. Se mantieni questa regolarità, il tuo corpo sa quando deve riposare e può prepararsi nel modo migliore.”


Quanto devono dormire i bambini?

Esigenze particolari e personali a parte queste sono indicativamente le ore di sonno che dovrebbero fare i bambini in base all’età:


1-3 anni: dalle 12 alle 14 ore
3-5 anni dalle11 alle 13 ore al giorno
5-12 anni: dalle 10 alle 11 ore a notte
Dai 12 anni: 9 ore

Intendiamoci, naturalmente tu puoi fare dormire tuo figlio le ore che vuoi, già ti sento dire: “mio figlio non ne vuole sentire di dormire” o “a mio figlio bastano 6 ore di sonno” “mio figlio è un grillo!”.


Innanzitutto, tuo figlio non ti dirà mai che vuole andare a dormire (tranne in rari casi), e anzi come abbiamo visto, uno dei sintomi della carenza di sonno è proprio l’iperattività.


Oltretutto poi, specie quando vanno a scuola, hanno bisogno di essere freschi e riposati la mattina; inoltre durante il sonno avvengono particolari processi che si occupano di ripristinare e riparare le cellule del cervello che, durante il giorno, hanno subito un danno a causa dei meccanismi metabolici.


Un buon sonno contribuisce inoltre a migliorare l’attività del sistema immunitario e a ridurre il rischio di contrarre infezioni.

2. UNA BUONA COLAZIONE

La colazione è il pasto più importante della giornata, lo abbiamo sentito dire un milione di volte.


Assicurati che tuo figlio abbia abbastanza tempo per gustare una sana colazione prima di andare a scuola.
Quei bambini che saltano la prima colazione o mangiano molto poco affronteranno la prima parte della giornata senza la giusta energia, compromettendo sia le facoltà fisiche che mentali.

Saranno pertanto meno concentrati, avranno difficoltà a reggere il ritmo della giornata scolastica, faranno fatica a memorizzare durante lo studio.


A questo si aggiungono debolezza, stanchezza, mal di testa e sonnolenza.


Inoltre, il bambino che ha saltato la prima colazione o che ha mangiato poco appare svogliato, distratto ed irrequieto, ed avrà una minore resistenza nelle attività sportive.


Al risveglio, l’organismo è reduce da un digiuno notturno di quasi 12 ore. Le riserve energetiche sono esaurite ed è fondamentale che il bambino faccia rifornimento di calorie per affrontare la giornata.

3. UNA SANA ALIMENTAZIONE

Come al solito ogni consiglio che vale per i nostri bambini vale anche (e soprattutto) per noi.


Mangiamo più cibi freschi, più frutta, evitando merende confezionate, grassi e zuccheri.


Queste cose le abbiamo sentite migliaia di volte in ogni salsa e mi rendo conto che in certi casi sia difficile che a tavola siano presenti sempre cibi freschi e sani.


In linea generale dovremmo educare ed educarci a una dieta sana ed equilibrata, non monotona, che alterni ogni giorno tutti i nutrienti in quantità adeguate, assicurando la presenza di un giusto equilibrio tra proteine animali e vegetali, carboidrati, di grassi animali e vegetali e fornisca poi un giusto apporto di vitamine, minerali ed alimenti integrali.


Ceeerto come no, a mala pena riesco ad afferrare qualcosa al volo al supermercato quando esco da lavoro e in ogni caso qualsiasi cosa io cucini, loro si lamentano, fanno capricci e mangiano solo ciò che ha ballato in tv per almeno 5 minuti (che generalmente non è proprio la cosa più sana che si possa trovare).


Lo so, certi atteggiamenti sono comuni a tutti i bambini, loro lo fanno per attirare l’attenzione, per esprimere la loro personalità, perché come noi sono stanchi alla fine della giornata…


È vero però che se in casa non ci sono cibi spazzatura (ossia non li compriamo) loro non si abituano a vederli e mangiarli. E noi non siamo tentati di strafogarceli dopo cena quando sprofondiamo sul divano davanti alla tv 😊

4. BERE MOLTA ACQUA:

Come tutti sappiamo, l’acqua trasporta sostanze nutritive alle cellule e, soprattutto, aiuta a rimuovere i prodotti di scarto dai nostri organi principali.


L’idratazione nei bambini è particolarmente importante in quanto il loro fabbisogno idrico in relazione al loro peso corporeo è molto più alto di quello di un adulto.


A volte i bambini non bevono abbastanza per pigrizia, per non andare fino in cucina a prendere dell’acqua o per non perdersi neanche un minuto del loro cartone alla tv.


Lasciamogli sempre una bottiglietta d’acqua a portata di zampina.

5. ESERCIZIO FISICO

È molto importante intervenire precocemente perché il bambino acquisisca, in modo piacevole e come un gioco, uno stile di vita attivo.


Lo sport favorisce un equilibrato ed armonico sviluppo del corpo, dello scheletro, dei muscoli e delle articolazioni.


Sia gli sport di squadra sia quelli individuali sono ottime occasioni di divertimento e socializzazione, oltre che delle vere e proprie scuole di vita, che insegnano ai nostri figli a conoscere ed avere cura del proprio corpo e ad avere rispetto delle regole e degli altri.


Marce’ quello non si alzerebbe neanche per andare in bagno, lo convinci tu a fare sport?


Il movimento non è solo pratica sportiva è anche gioco, attività all’aria aperta, corsa, passeggiata

Portalo con te fin da piccolo a fare passeggiate, in bici, e perché no perfino in palestra. In questo modo mettiamo insieme le sue esigenze e anche le nostre.

6. AIUTO IN CASA

Non sono mai troppo piccoli per aiutare in casa.


Puoi fargli fare piccole faccende come sistemare la cameretta, apparecchiare ecc.


Questo li fa sentire grandi e importanti. Inoltre, insegna loro ad essere più indipendenti. Saranno anche rispettosi verso coloro che aiutano e puliscono casa.

7. SMARTPHONE E TABLET

“8 anni e hanno già facebook, twitter e smartphone. Quando avevo 8 anni, avevo un libro per colorare, matite di colori diversi e una immaginazione”

(TuiterHits, Twitter)


Sono ormai numerose le evidenze sulle interazioni tra l’uso dello smartphone e del tablet e lo sviluppo neuro cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche e lo sviluppo emotivo.


Lo affermano gli studiosi della Società Italiana di Pediatria in un documento pubblicato sull’«Italian Journal of Pediatrics».


Troppo tempo davanti allo schermo porta a scarso profitto in matematica, a minori relazioni sociali con i coetanei e a bassa attenzione.


L’utilizzo di strumenti elettronici durante l’infanzia per più di 2 ore al giorno è associato ad un aumento del peso corporeo e a problemi comportamentali.


L’uso dei dispositivi multimediali può interferire con la qualità del sonno attraverso le sollecitazioni causate da alcuni contenuti stimolanti o dall’esposizione alla luce dello schermo.


Non mi piace demonizzare, ritengo che ci possano essere pro e contro e che molto dipende dall’uso (o abuso) che se ne fa.

Ecco quali sono le raccomandazioni principali della Società Italiana di Pediatria:

1) No a smartphone e tablet prima dei 3 anni, durante i pasti e prima di andare a dormire.

2) Limitare l’uso a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni e al massimo 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni.

3) No a programmi con contenuti violenti ed evitare soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini.

8. GRATITUDINE.

“Tendiamo a dimenticare che la felicità non arriva come il risultato di ottenere qualcosa che non abbiamo, ma piuttosto di riconoscere e apprezzare ciò che abbiamo”.

Frederick Keonig

Negli ultimi dieci anni, la scienza ha dimostrato che la gratitudine è una delle emozioni più preziose e importanti che possediamo.


Molte persone pensano di non poter essere grati fino a quando non sono felici, cioè fino a quando non hanno qualcosa per cui essere grati.

Ma a ben guardare è esattamente il contrario: le persone sono felici perché sono grate.


9. FIABA

“Se vuoi che i tuoi figli siano intelligenti, leggi le loro fiabe. Se vuoi che siano più intelligenti, leggi altre fiabe.”

Albert Einstein

Le fiabe sono storie fantasiose con ricchi elementi visivi e che generano emozioni intense nei bambini.

Il racconto di una fiaba prima di dormire deve diventare un rituale che aiuta il bambino nel delicato passaggio dalla veglia al sonno.


È una fase molto particolare della giornata, in cui la maggior parte dei bambini sperimenta la paura dell’abbandono e quella del distacco dai genitori.


Un momento rassicurante, dedicato interamente a tuo figlio, che fa passare il messaggio: “sono qui per te”, “sei importante”, “mi sto prendendo cura di te”.


Le favole preparano il bambino al riposo, costituiscono il ponte tra la veglia e il sonno.


Sono molto importanti perché potenziano la fantasia e creano un legame unico tra il lettore e chi ascolta, creando una relazione di intimità speciale.


Ogni fiaba, al suo interno, racchiude delle prove da superare, delle soluzioni a un problema, permettendo così al piccolo di entrare in contatto con il suo mondo emotivo.

Qualunque storia si racconti, trasmette messaggi sempre attuali: ogni fiaba racconta di problemi universali, affronta problemi della vita reale offrendo esempi di soluzioni per superare le difficoltà nella vita di tutti i giorni.


Come disse G.K. Chesterton, “Le fiabe non raccontano ai bambini che esistono i draghi. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti. “

10. COCCOLE


Le carezze, le espressioni di amore, sono necessarie alla vita affettiva come le foglie alla vita di un albero. Se sono interamente trattenuti, l’amore morirà alle radici”
(Nathaniel Hawthorne)

Bambini che hanno una grande quantità di manifestazioni di affetto nel primo anno di vita risultano meno timidi nel secondo anno di vita, che siano predisposti o no. Sembra proprio che niente di quello che fa la madre sia più efficace nell’impedire il sorgere della timidezza che la gran quantità di coccole fornite al bambino nel primo anno di vita”
(Giovanna Axia)

Sembrerà strano stabilire un momento per le coccole ma molto spesso, presi come siamo dagli impegni della vita quotidiana, lavoro, spesa, casa, compiti (non sto ad elencarli perché li conoscete benissimo) ci dimentichiamo di dedicarci un momento per stare insieme.


È importante ritagliare del tempo da passare tutti insieme, per chiacchierare, per esprimere la propria opinione, prendere insieme le decisioni più importanti che riguardano la famiglia.

In questo modo i bambini esprimono le proprie idee, si sentono ascoltati e capiti.


Puoi decidere tu il momento e il luogo ma puoi stare certa che loro non vedranno l’ora e te lo ricorderanno.

I miei figli adorano questo momento, si sentono importanti e finalmente hanno la nostra attenzione tutta per loro mentre normalmente tentano di raccontarmi le loro cose mentre carico la lavastoviglie, stendo i panni o cucino.

Un consiglio:

cerca di non cadere nel perfezionismo!!


Ci sono giorni in cui non è umanamente possibile applicarle, non frustrarti perché non sei riuscita a osservare la scaletta.

Se fai un’eccezione ogni tanto non succede nulla, l’importante è che tu sia tenace e ritorni subito sulla strada giusta.

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